Giambattista

Scirè

 

"Passato e Presente", n. 75, 2008, pp. 149-151

La democrazia alla prova

di Anna Scattigno

Fondato in buona parte sulle carte di Mario Gozzini, il libro ricostruisce secondo un profilo unitario i diversi apporti e le fasi di un progetto che impegnò nel secondo dopoguerra mondo cattolico e mondo laico in un'esperienza innovativa di dialogo, e recò un contributo rilevante all'allargamento e al consolidamento della democrazia (...) Di questa vicenda l'autore sottolinea con forza la sostanziale estraneità rispetto alla successiva stagione della "solidarietà nazionale" e del compromesso storico tra Pci e Dc, e indica d'altra parte come fattori che provocarono l'irrompere della questione del dialogo nella discussione pubblica, oltre gli ambienti chiusi dei circoli intellettuali e delle riviste, le esperienze della contestazione, del dissenso religioso, l'autunno caldo e il coinvolgimento del Pci. La vicenda intellettuale di Gozzini consente a Scirè, mediante una ricostruzione minuta e attenta che si avvale soprattutto di inediti, delle riviste di avanguardia cattoliche, della pubblicistica comunista e socialista e dei maggiori quotidiani, di intessere più fili di ricerca. Il libro è un contributo rilevante per la conoscenza di una stagione del movimento cattolico fiorentino e nazionale che, osserva l'autore, non è ancora negli anni cinquanta il cattolicesimo del dissenso, ma appare già consapevole del rischio di integralismo insito nell'unità politica dei cattolici e anticipatore del discorso conciliare sul rapporto tra società e Chiesa (...) Nel ricostruire con ricchezza di particolari le reazioni al libro di Gozzini Il dialogo alla prova, l'autore sottolinea come decisivo nello snodo dei rapporti tra i due mondi il contributo di Pietro Ingrao. Febbrile e minutamente descritta nel volume fu l'attività svolta da Gozzini e dagli altri sostenitori del dialogo tra il 1965 e il 1966, nei convegni tra marxisti e cattolici e in altri incontri, nel tentativo di coinvolgimento di nuove personalità, gruppi e riviste. Il contesto era quello della guerra del Vietnam, del movimento studentesco, delle prime rivendicazioni operaie e del dissenso che cresceva nella Chiesa. Rilevante strumento di dialogo fu in quei mesi l'attività del Segretariato per i non credenti, e non fu estranea al passaggio dal dialogo alla collaborazione politica tra comunisti e cattolici, sottolinea Scirè, l'azione pastorale e sociale di Lercaro a Bologna. L'autore affronta infine il percorso che nel 1967-68 portò alla nascita della Sinistra indipendente, valorizzando le altre componenti oltre alle avanguardie intellettuali cattoliche che vi svolsero un ruolo significativo: Adriano Ossicini, i socialisti dissidenti al fianco di Riccardo Lombardi, la figura di Ferruccio Parri, e ancora i gruppi spontanei cattolici della Nuova Sinistra, i pacifisti, il movimento studentesco. Per tutti questi apporti e per il percorso che ne segnò l'esperienza, la Sinistra indipendente appare nel libro come un esperimento unico in Europa e originale. In conclusione, l'autore ricostruisce una vicenda complessa, fatta di molti percorsi individuali, piccoli gruppi e riviste, che hanno però anticipato e portato a maturazione importanti battaglie civili degli anni successivi; è una storia di grande interesse testimoniata spesso da frammenti, qui ricomposti con competenza e pazienza. L'uso delle Carte Gozzini ha messo in luce una straordinaria ricchezza documentaria, che ha indotto l'autore ad ampliare la ricerca in molti altri fondi di rilievo nazionale. Le numerose lettere pubblicate in appendice consentono di seguire attraverso le fonti i percorsi delineati nel libro e sono a loro volta un contributo prezioso di conoscenza.